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Il nostro Istituto  ha aderito al Movimento delle Avanguardie, promosso da Indire, relativamente alla sperimentazione di percorsi di metodologia “Flipped classroom” e “CDD/Integrazione Libri di testo”; l’adesione comporta la sottoscrizione di un Patto di Adozione e la strutturazione di un Piano d’implementazione delle Idee scelte: “Flipped Classroom” e “Integrazione CDD/Libri di testo”. Sono stati articolati due gruppi di lavoro, costituiti da insegnanti dei tre ordini di scuola.

22 otobre 2015
 

Avanguardie dell’innovazione – Primo Forum Indire sulla scuola del futuro

Il 23 ottobre a Palazzo Vecchio un dibattito sull’innovazione della scuola con esperti, docenti e decisori politici

di Rudi Bartolini

Nell’ambito delle iniziative per i festeggiamenti dei 90 anni di Indire, l’Indire organizza il 23 ottobre a Firenze “Avanguardie dell’Innovazione – Primo Forum Indire sulla Scuola del Futuro”  (Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria, orario 10,00-13,30).

L’incontro sarà un momento di riflessione e confronto, a circa un anno dal lancio di Avanguardie educative , il movimento che intende portare a sistema le esperienze più significative di  trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola e che vede oggi il coinvolgimento di oltre 220 scuole sull’intero territorio nazionale.

L’evento prevede un dibattito a più voci sui processi d’innovazione in corso nella scuola, durante il quale si confronteranno entusiasti e scettici, innovatori e conservatori. Dopo i saluti delle autorità, l’intervento introduttivo è affidato al Presidente dell’Indire Giovanni Biondi. I relatori, tutti provenienti dal mondo della scuola, dell’università, delle istituzioni e della politica, si alterneranno poi incinque tavoli di confronto.

1) Spazi educativi e architetture scolastiche
Come si stanno evolvendo gli spazi della scuola? Quali sono le nuove architetture possibili? Come stanno cambiando spazi e tempi dell’apprendimento?
A partire da queste domande, si confronteranno sul tema dell’architettura scolastica innovativa Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, eMatteo Scagnol, architetto ed esperto in progettazione di scuole a indirizzo pedagogico innovativo. Modera Leonardo Tosi, tecnologo dell’Indire.

2) L’impatto delle innovazioni sui processi di apprendimento
Qual è il valore dell’innovazione nei processi di apprendimento? L’utilizzo delle tecnologie nella didattica è funzionale alla creatività? Con le nuove tecnologie come cambiano gli stili di apprendimento dei ragazzi? Possiamo parlare di “intelligenza digitale”? Ad animare il dibattito sul rapporto fra apprendimento, innovazione e creatività saranno Mauro Maldonato, professore di Psicologia generale, e Orazio Miglino, professore di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione. Modera Alessia Rosa, ricercatrice Indire.

3) MOOC: un’occasione per la formazione?
Le strutture didattiche basate sulle immagini hanno segnato la storia dell’educazione e sono ancora oggi alla base del nostro compito di educatori. Ciò che cambia è la tecnologia, che permette di rivisitare i format tradizionali ed esprimersi attraverso linguaggi inediti. I MOOC (Massive Open Online Courses,corsi online gratuiti e aperti a tutti) devono essere considerati come unadisruptive innovation  o al contrario un artificium in grado di potenziare e modificare le dinamiche di aula? Sono il risultato di una serie di inefficienze del sistema educativo oppure un’opportunità per intervenire sul recupero scolastico e sulla democratizzazione dell’istruzione? “Massivo” equivale a “standardizzato”?
Prendono parte al dibattito Susanna Sancassani del Politecnico di Milano, esponente del progetto “MOOCs to bridge the gaps”, e Antonella Poce, dell’Università Roma 3, sostenitrice di un approccio legato alla “tecnologia critica” e  lontano dalla “modernizzazione forzosa”. Modera: Giuseppina Rita Mangione, ricercatrice Indire.

4) Esiti o processi: come valutare la qualità della scuola?
Il tema della valutazione della qualità della scuola è di scottante attualità. Il Sistema Nazionale di Valutazione ha contribuito a enfatizzare l’importanza degli esiti degli studenti come output privilegiato della scuola. Questo sistema non ci espone forse al rischio di appiattirsi sui risultati e sottovalutare i processi che caratterizzano le scuole più innovative, trascurando aspetti centrali relativi all’innovazione e al miglioramento? Protagonisti del dibattito Mario Castoldi del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino eTommaso Agasisti, del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
Modera Massimo Faggioli, dirigente di ricerca dell’Area Valutazione e Miglioramento dell’Indire.

5) Il Movimento delle Avanguardie educative come strumento per portare a sistema l’innovazione
Nell’ultimo dibattito Stefania Bocconi, ricercatrice presso l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR, si confronta con le esperienze delle scuole coinvolte nelle Avanguardie educative per riflettere su cosa significa innovare la scuola, come favorire la diffusione delle migliori pratiche educative e portare a sistema l’innovazione, in che modo costruire una “scuola del futuro” in grado di rispondere alle sfide poste dalla società della conoscenza (per approfondire, leggi il Manifesto delle Avanguardie educative). Si cercherà anche di capire come non disperdere la linfa innovatrice che scaturisce dalle sperimentazioni delle scuole e in che modo far sì che essa vada ad alimentare organicamente, attraverso opportune strategie politiche,  l’intero sistema scuola. Al tavolo è stato invitato un rappresentante della Segreteria tecnica del Ministro Stefania Giannini. Modera Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’IISS “Ettore  Majorana” di Brindisi.

L’evento si concluderà con un intervento a cura della Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale del Miur.

 

Informazioni
Programma dell’evento

Le iscrizioni sono chiuse perché è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti.

Diretta streaming
L’intera giornata sarà trasmessa online.
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Attenzione: gli indirizzi della diretta saranno attivi solo durante l’evento!

 

Biografie dei relatori

Laura Galimberti
Architetto, con esperienza nell’edilizia scolastica locale, è coordinatore della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia  scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Laureata in Architettura al Politecnico di Milano con lode con una tesi sulla Normativa prestazionale per l’edilizia, ha conseguito un master all’Ecole Centrale de Paris. Ha progettato strutture ricettive per la collettività e le scuole.

Matteo Scagnol    
Architetto ed esperto in progettazione di scuole ad indirizzo pedagogico innovativo. Si laurea nel 1995 presso lo IUAV di Venezia, nel 1999 ottiene il Masters presso la Harvard University e nel 2000 è borsista all’Accademia Americana di Roma. Ha insegnato all’Università di Trento dal 2007 e segue una ricerca dell’Università di Bolzano su “Architettura e Pedagogia”.

Mauro Maldonato    
Professore di Psicologia generale. Ha studiato nelle Università La Sapienza (Roma), Federico II (Napoli), London School of Economics (Londra), École des hautes études (Parigi). È stato più volte visiting professor alla Universidade de São Paulo (USP), Pontifícia Universidade Católica (PUC) di São Paulo e alla Duke University. È autore e curatore di volumi e articoli scientifici pubblicati in diverse lingue. È direttore scientifico della Settimana Internazionale della Ricerca. I suoi attuali ambiti di ricerca sono la coscienza, il decision making, la creatività e l’innovazione, e la psicopatologia generale.

Orazio Miglino    
Professore ordinario di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Presso la medesima università è Direttore Scientifico del Laboratorio per lo Studio dei Sistemi Cognitivi Naturali e Artificiali e membro del comitato direttivo del Centro per l’orientamento, la formazione e la teledidattica.

Susanna Sancassani   
Responsabile di METID (Metodi E Tecnologie Innovative per la Didattica), il servizio del Politecnico di Milano volto a supportare gli usi innovativi della rete nella didattica, nella ricerca e nella gestione di processi collaborativi. È referente dell’iniziativa Polimi Open Knowledge: “Mooc to bridge the gap”. Si occupa di e-learning e di e-collaboration. Con Apogeo ha pubblicato “e-Collaboration – Il senso della Rete” (2011), “Costruire Servizi Digitali” (2003) e “Il bit e la tartaruga” (2004).

Antonella Poce    
È membro del Laboratorio di Pedagogia Sperimentale dell’Università Roma 3. I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo sviluppo di pratiche innovative per la didattica universitaria a livello nazionale e internazionale. È autrice di varie pubblicazioni di rilievo sulle tematiche dell’innovazione e valutazione della didattica universitaria.

Mario Castoldi    
È Docente Associato di Didattica generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino. Oltre l’attività accademica svolge attività di ricerca,   formazione e consulenza sulle problematiche valutative in ambito scolastico, in collaborazione   con Istituzioni scolastiche, reti di scuole, Uffici territoriali dell’Amministrazione scolastica, Istituti Regionali di Ricerca Educativa. Più specificamente i principali filoni di ricerca riguardano la  valutazione delle organizzazioni scolastiche, la valutazione dell’insegnamento e le modalità di   valutazione dell’apprendimento in una prospettiva di valutazione  autentica e di accertamento di competenze.

Tommaso Agasisti
È Professore associato presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dove insegna Economia e Organizzazione Aziendale e Public Management. È Co-direttore della School of Educational Management e membro del MIP, la business school internazionale del Politecnico di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano l’ambito dell’economia e del management dei servizi formativi.

Stefania Bocconi    
Svolge attività di ricerca presso l’Istituto per le Tecnologie Didattiche (ITD) del CNR, dove si occupa di: approccio sistemico all’innovazione educativa supportata dall’uso delle tecnologie; politiche e didattica relative a One-to-one computing in Europa; innovazione nei sistemi didattici; inclusione educativa e accessibilità; risorse educative aperte) e Open Education; comunità di apprendimento e comunità di pratica; progettazione didattica; formazione in rete e tutoring online; apprendimento collaborativo supportato dal computer.

La giornata prevedeva 5 dibattiti su altrettanti temi “caldi” legati all’innovazione della scuola. Nell'articolo sono riportati i dettagli dei vari momenti.
Si è concluso a Firenze il primo Forum Indire sulla Scuola del Futuro
All'evento ha partecipato la nostra Dirigente, in quanto il nostro è uno dei 200 Istituti aderenti
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Si è svolto venerdi 23 ottobre a Palazzo Vecchio a Firenze “Avanguardie dell’Innovazione – Primo Forum Indire sulla Scuola del Futuro”, un dibattito a più voci fra entusiasti e scettici, innovatori e conservatori sui processi d’innovazione in corso nel mondo didattico ed educativo.
 
 
 

giachiI lavori si sono aperti con i saluti della vicesindaca di Firenze, Cristina Giachi (nella foto), e con l’intervento del Presidente dell’Indire Giovanni Biondi che ha illustrato i dati della ricerca “One to one nella didattica: esiti e processi, realizzata dall’Area della valutazione e dei processi di miglioramento dell’Istituto. 

 

La giornata prevedeva 5 dibattiti su altrettanti temi “caldi” legati all’innovazione della scuola.

 

Sul primo tema, Spazi educativi e architetture scolastiche, si sono confrontati Laura Galimberti, Coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Matteo Scagnol, architetto ed esperto in progettazione di scuole a indirizzo pedagogico innovativo.

 

Nel secondo tavolo, centrato sull’impatto delle innovazioni sui processi di apprendimento, Mauro Maldonato, Professore di Psicologia generale, e Orazio Miglino, Professore di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione, hanno ragionato sul rapporto fra apprendimento, innovazione e creatività, e in particolare sul valore dell’innovazione nei processi di apprendimento e su quanto l’utilizzo delle tecnologie nella didattica sia funzionale alla creatività.

 

Il terzo dibattito, Mooc: un’occasione per la formazione? ha coinvolto Susanna Sancassani del Politecnico di Milano, e Antonella Poce, dell’Università Roma 3, sull’impatto delle strutture didattiche basate sulle immagini nella storia dell’educazione e su quanto la tecnologia rappresenti sempre uno “strumento” e non il “fine” dell’attività formativa.

 

Il quarto panel, Esiti o processi: come valutare la qualità della scuola? ha visto protagonisti Mario Castoldi, del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, e Tommaso Agasisti, del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, su un tema, quello della valutazione, di grande attualità nella scuola italiana.

 

Nell’ultimo dibattito, Il Movimento delle Avanguardie educative come strumento per portare a sistema l’innovazione, Stefania Bocconi, dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR, si è confrontato con i ricercatori dell’Indire e con le esperienze delle scuole coinvolte nel Movimento, rispetto a cosa significhi innovare la scuola e come favorire la diffusione delle migliori pratiche educative, per portare a sistema l’innovazione e costruire una “scuola del futuro” in grado di rispondere alle sfide poste dalla società della conoscenza.

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RICERCA
23 ottobre 2015
 
 L’Indire presenta a Firenze uno studio sulle tecnologie a scuola

Illustrata al "Forum sulla Scuola del Futuro", la ricerca conferma l'impatto positivo su dispersione, inserimento lavorativo e iscrizioni all’Università

di Luca Rosetti

L’Indire ha presentato a Firenze i risultati inediti di un’ampia ricerca scientifica sull’impatto della tecnologia nella didattica. Il Presidente dell’Istituto, Giovanni Biondi, ha illustrato i dati dello studio nell’intervento di apertura di “Avanguardie dell’Innovazione – Primo Forum Indire sulla Scuola del Futuro”.

«Dall’esperienza di ricerca del nostro Istituto – ha dichiarato Biondi – emergeva come soltanto nelle scuole dove l’utilizzo della tecnologia era diffuso in modo capillare e le ICT erano utilizzate per una trasformazione radicale della didattica sembravano emergere risultati rilevanti. Per verificare questa ipotesi è stata avviata la ricerca che viene oggi presentata: non c’è nessuna soluzione tecnologica in grado di trasformare la scuola, ma il passaggio da un ambiente di insegnamento a un ambiente di apprendimento può avvenire grazie alle opportunità offerte dai linguaggi digitali. La ricerca offre spunti di riflessione che saranno approfonditi da altre iniziative che l’Istituto sta progettando».

Nella ricerca, dal titolo “One to one nella didattica: esiti e processi“, sono stati analizzati 9 licei, 8 istituti tecnici e 2 istituti professionaliper un totale di 14.152 studenti, con una media di circa 22 studenti per classe, e 1.273 docenti. Le scuole coinvolte, tutte secondarie di secondo grado, hanno un numero di dotazioni tecnologiche pari o superiore all’80% degli studenti e fanno un uso didattico quotidiano di computer portatili o altri device mobili.

Rispetto alla dispersione scolastica, i tassi di abbandono nelle scuole oggetto dell’indagine si attestano tra lo 0% e l’8% e quasi tutti gli istituti considerati, tranne tre casi, presentano complessivamente valori inferiori rispetto alle province di appartenenza. Un dato, questo, nettamente al di sotto della media italiana e di quella europea (17,6% UE vs 12,7% in Italia nel 2012) e dell’obiettivo fissato per il 2020 del 15-16% italiano o del 10% europeo.

Anche il tasso di assenza degli studenti in queste scuole è inferiore al tasso medio delle province di riferimento e mediamente anche gli insegnanti di queste scuole hanno una percentuale di coinvolgimento nella formazione molto più alto.

Un altro aspetto interessante riguarda i risultati degli studenti in italiano e matematica. In tali materie, quasi tutti gli istituti dell’indagine ottengono risultati superiori, se confrontati con le scuole del medesimo ordine che hanno lo stesso livello socio-economico o con studenti che appartengono allo stesso bacino di utenza. Gli stessi istituti si contraddistinguono per le percentuali molto alte, rispetto alle medie provinciali di riferimento, di studenti che si immatricolano all’Università al termine del percorso formativo: tranne in un caso, i tassi si situano tra il 60% e il 90%, a fronte del 50% a livello provinciale.

Un impatto positivo si riscontra anche nell’inserimento nel mondo del lavorodegli studenti all’uscita dei tecnici e dei professionali: ad eccezione di due casi, le percentuali delle scuole oggetto di indagine vanno dal 38% al 70%, mentre le medie provinciali si attestano intorno al 40%.

L’intera ricerca è stata realizzata dall’Area della valutazione e dei processi di miglioramento (Progettazione e sviluppo della ricerca: Raffaella Carro e Sara Mori). L’analisi dei dati è stata effettuata da Carlo Beni (Area Tecnologica).

 

Scarica lo studio “One to one nella didattica: esiti e processi”