Cerimonia di premiazione del Premio Asti d’Appello junior, alla sesta edizione. Classe 2 A Secondaria di Priocca

Data di pubblicazione: mercoledì, 18 maggio 2016

Autore: Segreteria

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Lunedì 9 maggio, nella splendida cornice del Teatro Alfieri di Asti, gli alunni della cl.2A della secondaria di Priocca hanno partecipato alla cerimonia di premiazione del Premio Asti d’Appello junior, alla sesta edizione.

Organizzato dalla Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”  in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Provinciale e il contributo di Rotary Club, Cassa di Risparmio di Asti e gli editori Giunti e Baldini & Castoldi, il premio ha coinvolto trecentotrenta giovani giurati delle scuole dell’astigiano e del cuneese, che hanno premiato con centocinquantanove preferenze «Oh,freedom!» di Francesco D'Adamo, inno alla libertà che ha un ragazzo americano per protagonista.

A svolgere l’importante funzione di notai, Artusio Irene, Bruno Martina, Cordero Simone, Marolo Claudio della classe 2A di Priocca, a cui è stato affidato il compito di controllare che tutte le operazioni di conteggio dei voti avvenissero nel pieno rispetto del regolamento del premio.

L'autore, non potendo presenziare alla cerimonia causa impegni precedenti, ha inviato una lunga lettera ai ragazzi della media di Priocca e proprio gli stessi, attraverso le voci di Martina e Simone, l’hanno condivisa con gli oltre trecento alunni presenti in sala, leggendola dal palco dell’Alfieri.

Care ragazze e cari ragazzi,

accidenti!!!

Mi piacerebbe molto essere lì con voi per conoscervi, salutarvi, ringraziarvi per aver contribuito alla vittoria di “Oh, freedom!” al Premio Asti d’Appello Junior.

E invece sono a Milano, in una scuola, per incontrare degli altri ragazzi come voi, avevano richiesto la mia presenza tanti mesi fa, avevo preso l’impegno e ovviamente l’ho dovuto mantenere.

Fossi con voi, per prima cosa vi chiederei di raccontarmi l’emozione di far parte della giuria di un premio importante: cosa avete provato?

Vi siete sentiti investiti da una grande responsabilità?

Avete letto i libri che vi sono stati proposti con particolare attenzione?

Vi siete dati un sacco di arie con i vostri compagni delle altre classi che non erano in giuria?

E soprattutto: vi siete divertiti? Spero proprio di sì.

Perché leggere è divertente, e scrivere ancora di più.

Fossi con voi, vi racconterei di quanto mi diverto a inventare le storie.

Mi diverto perché ho sempre sognato di fare lo scrittore, fin da quando avevo la vostra età - e anche prima- e questo sogno sono riuscito a realizzarlo, sono riuscito a trasformare la mia passione nel mio lavoro, e non c’è niente di più bello.

Date retta: se avete una passione…..seguitela, a qualunque costo!

E poi mi diverto perché ogni volta che mi siedo davanti al computer e inizio un nuovo romanzo, inizia un  nuovo viaggio, una nuova avventura che proseguirà per mesi e mi porterà a vivere avventure, passioni, emozioni….

Mentre scrivevo “Oh, freedom!” ho attraversato l’America in compagnia di uno straordinario personaggio con la gamba di legno, mi sono perso in una palude, ho incontrato un gruppo di indiani che mi hanno fatto una gran pena, sono stato inseguito da una muta di cani feroci – ma ero tranquillo perché avevo portato con me un sacchetto di pepe - ho attraversato un ponte di notte, col batticuore, ma al di là di quel ponte c’era la libertà…

Tutto senza neanche muovermi dal mio studio di Milano! Che bello!

Se queste stesse emozioni le avete provate anche voi lettori, allora…missione compiuta! Perché questo è lo straordinario mestiere dello scrittore: trovare sempre le parole giuste per raggiungere la testa, il cuore e la pancia di chi legge, per raccontare le storie divertenti e quelle drammatiche, quelle che fanno sognare  e quelle che fanno pensare, come le storie che scrivo io, che parlano sempre di ribellione, di libertà, di diritti, di giustizia….

Perché? Ma perché sono cose troppo importanti, come si fa a non parlarne?

La libertà…sapete cosa vi dice Tommy quando alla fine del romanzo decide di diventare anche lui una Guida come Peg Leg Joe?

Certo che lo sapete: Tommy vi dice: la libertà degli altri, la libertà di tutti, è importante quanto la nostra.

Fino a quando tutti non saranno liberi, noi non saremo davvero liberi.

Un caro saluto a tutte e a tutti.

Francesco”.

La mattinata si è conclusa con la rappresentazione in prima nazionale de “La Piuma”, che la Compagnia “In Volo” ha tratto dall'omonimo volume postumo di Giorgio Faletti.

L'utilizzo di burattini, pupazzi, ombre e musica dal vivo ha entusiasmato il pubblico.

La Compagnia “In Volo” porterà lo spettacolo nelle carceri italiane iniziando dal Piemonte fino ad arrivare in Sicilia, nell’intento di diffondere un messaggio di speranza nei luoghi chiusi.

L’insegnante curatrice del percorso

Prof.ssa M.Teresa Cravanzola

Si indica il link alla documentazione fotografica relativa alla votazione della classe 2 A per il Premio Asti d'Appello Junior.

Si indica il link alla documentazione fotografica relativa alla cerimonia. 

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